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Effetti della ipotermia per asfissia perinatale sugli esiti cognitivi nella infanzia


Nello studio TOBY ( Total Body Hypothermia for Neonatal Encephalopathy ), i neonati con encefalopatia asfittica che hanno ricevuto la terapia ipotermica hanno migliorato gli esiti neurologici a 18 mesi di età, ma non è certo se tale terapia possa comportare benefici neurocognitivi a lungo termine.

Sono stati randomizzati 325 neonati con encefalopatia asfittica nati all’età gestazionale di 36 settimane o più, a ricevere la sola terapia standard ( controllo ) o la terapia standard con ipotermia a una temperatura rettale di 33-34 °C per 72 ore entro 6 ore dopo la nascita.

Sono state valutate le funzioni neurocognitive di questi bambini a 6 e a 7 anni di età.

Il risultato principale di questa analisi è stata la frequenza della sopravvivenza con un punteggio IQ ( quoziente di intelligenza ) di 85 o superiore.

In totale, 75 bambini su 145 ( 52% ) nel gruppo ipotermia rispetto a 52 su 132 ( 39% ) nel gruppo di controllo sono sopravvissuti con un IQ di 85 o più ( rischio relativo, RR=1.31; P=0.04 ).

Le proporzioni di bambini morti erano simili nel gruppo ipotermia e nel gruppo di controllo ( 29% e 30%, rispettivamente ).

Più bambini nel gruppo ipotermia rispetto al gruppo di controllo sono sopravvissuti senza alterazioni neurologiche ( 65 su 145, 45% vs 37 su 132, 28%; RR=1.60 ).

Tra i sopravvissuti, i bambini nel gruppo ipotermia, rispetto a quelli del gruppo di controllo, hanno avuto una significativa riduzione del rischio di paralisi cerebrale ( 21% vs 36%, P=0.03 ) e del rischio di disabilità moderata o grave ( 22% vs 37%, P=0.03 ); hanno presentato anche significativamente migliori punteggi di funzione motoria.

Non vi è stata alcuna differenza significativa tra i gruppi nelle valutazioni dei genitori dello stato di salute dei bambini e dei risultati su 10 di 11 test psicometrici.

In conclusione, una moderata ipotermia dopo asfissia perinatale ha determinato un miglioramento degli esiti neurocognitivi nella media infanzia. ( Xagena2014 )

Azzopardi D et al, N Engl J Med 2014;371:140-149

Med2014 Neuro2014 Pedia2014



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